Le nuove frontiere degli apparecchi acustici

Negli ultimi anni i progressi tecnologici e i traguardi raggiunti dalle terapie chirugiche contro la sordità hanno raggiunto risultati sorprendenti. Le protesi acustiche di ultima generazione sono sempre più simili a piccolissimi e sofisticati computers in grado di raccogliere e rimodulare i suoni percepiti, rendendoli il più possibile compatibili con le caratteristiche neurologiche di ogni singolo paziente.Le apparecchiature analogiche sono di conseguenza sempre meno diffuse, sostituite dalle nuove protesi  digitali, innegabilmente più efficaci.
L’ultimo ritrovato tecnologico è sicuramente l’apparecchio acustico wireless che, oltre a garantire l’immediatezza del suono, si caratterizza per la sofisticata qualità uditiva e rende possibile, ad ogni singolo paziente, di collegarlo al proprio telefono, al televisore o ad un qualsiasi altro dispositivo wireless.
Inoltre, a differenza di una qualsiasi protesi acustica analogica, la protesi digitale è in grado di comportarsi in modo molto più simile all’orecchio umano riconoscendo e isolando “il parlato” anche in mezzo al rumore, agevolando e semplificando così la comunicazione.

Oggi le protesi acustiche si distinguono in retroauricolari ed endoauricolari: le prime in grado di risolvere tutti i livelli di ipoacusia, mentre le seconde fino ad ipoacusie medio-gravi.

Gli apparecchi retroauricolari sono prodotti molto versatili, riescono a carpire un ventaglio molto ampio di suoni e, soprattutto, le ultime versioni in commercio sono impermeabili.
Vengono posizionati dietro all’orecchio e sono collegati all’orecchio interno mediante un tubicino attraverso il quale il suono viaggia sino alla chiocciola.

Gli apparecchi endoauricolari invece, s’inseriscono direttamente nell’orecchio, per cui è importante avere forma e dimensioni adatte per il massimo comfort ed una qualità sonora ottimale.

Entrambe le tipologie di protesi possono esser personalizzate sul singolo soggetto proprio grazie alla tecnologia digitale, al fine di soddisfare quanto più possibile le necessità individuali di ogni singolo paziente.

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